Dopo la Brexit, la BV olandese (entità giuridica paragonabile alla srl italiana) è tornata di moda tra gli imprenditori italiani.
Infatti, il diritto societario olandese è molto più semplice e flessibile del diritto societario italiano. Alcuni vantaggi sono per esempio:
- questo tipo di entità può essere costituita in modo relativamente economico e rapido.
- Inoltre, la BV non ha un capitale azionario minimo richiesto.
- I soci possono conferire anche crediti o beni (mobili, immobili e immateriali). Ad esempio, potrà essere conferito un macchinario, un ufficio, un brevetto o del know-how oppure un credito maturato nei confronti di un soggetto. Non è necessario l’allegazione di una perizia di un esperto.
- Naturalmente, una persona fisica o giuridica italiana può essere azionista e / o direttore di una BV, anche se la persona fisica vive al di fuori dei Paesi Bassi.
- Se la BV viene costituita nel corso di un anno non è necessario prepare nessun bilancio al 31-12 di quell’anno ma è sufficiente depositare un unico bilancio che copre il periodo sin dalla costituzione fino al 31-12 dell’anno dopo.
- Una BV può avere diversi tipi di azioni come per esempio azioni di risparmio, azioni privilegiate o azioni a voto limitato.
- Se la BV è residente fiscale in Olanda si applicano diversi vantaggi come per esempio l’esenzione da partecipazione.
- Qualora in un futuro fosse necessario la BV può essere trasformata in una srl italiana tramite atto notarile italiano.
Licenza
A differenza dell’Italia dove è necessaria una licenza per molte attività economiche, nei Paesi Bassi per la maggior parte delle attività imprenditoriali non è richiesta alcuna licenza. E, qualora sia necessaria una licenza, la procedura per la richiesta è efficiente e relativamente semplice.
Per questo motivo, molti imprenditori italiani scelgono di far rientrare una parte delle loro attività in una persona giuridica olandese anche per le loro attività in Italia e anche quando in Olanda non svolgono attività.
Con una persona giuridica olandese, in molti casi la legge olandese è applicabile anche alle attività svolte in Italia. Sulla base del diritto europeo in materia di libertà di stabilimento, l’Italia non può sempre imporre la sua legislazione più severa agli imprenditori che servono il mercato italiano da altri Stati membri dell’UE.